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La Rivista | nº 06 Giugno 2019


Trasformazioni di società agricole: nuove opportunità alla luce dell’abuso del diritto

del prof. Maurizio Leo, avvocato e del dott. Annibale Dodero

PREMESSA

Con la Risoluzione n. 177/E del 28 aprile 2008, l’Agenzia delle Entrate aveva ritenuto elusiva, in vigenza del previgente art. 37-bis del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600 (di seguito, “art. 37-bis”), una semplice trasformazione regressiva, da società per azioni a società a responsabilità limitata, finalizzata dichiaratamente ad ottenere la determinazione del reddito agrario su base catastale, ai sensi dell’art. 1, comma 1093 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Finanziaria del 2007”).

Se già in vigenza del citato art. 37-bis, la risoluzione in commento aveva suscitato molte perplessità, in quanto non si riusciva a capire quali potessero essere i “principi dell’ordinamento tributario” che dovevano presumersi violati, la sua tenuta dovrebbe venir meno definitivamente alla luce del nuovo istituto dell’abuso del diritto di cui all’art. 10-bis della legge 27 luglio 2000, n. 212 (di seguito, “art. 10-bis”), introdotto nel nostro ordinamento con il D.Lgs. 5 agosto 2015, n. 128. Detta pronuncia di prassi, infatti, era stata resa nell’ambito di un contesto normativo diverso (i.e. inesistenza dell’art. 10-bis e applicabilità dell’art. 37-bis) e caratterizzato dall’assenza di una generale ed esplicita clausola di salvaguardia, posta in relazione all’esercizio di opzioni alternative di prelievo. In particolare, in vigenza dell’art. 37-bis, l’Amministrazione finanziaria tendeva a ritenere legittima la scelta del regime fiscale più favorevole solo in presenza di valide ragioni economiche.

Come verrà illustrato più dettagliatamente nel prosieguo, è proprio la precisazione contenuta nel comma 4 dell’art. 10-bis (la cd. “clausola di salvaguardia”), che dovrebbe consentire di superare quanto affermato dall’Agenzia delle Entrate in merito alla natura elusiva delle operazioni di trasformazione regressiva, da società per azioni a società a responsabilità limitata, da parte di società agricole, con conseguente opzione per la determinazione catastale del reddito agrario, ai sensi dell’art. 1, comma 1093 della legge 27 dicembre 2006, n. 296.

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