Era il 19 dicembre 2018 quando, in occasione del tradizionale appuntamento con il convegno “Novità Fiscali 2019” organizzato da Consulenzaagricola.it, fu presentato il numero zero della rivista ConsulenzaAgricola.

Il nostro era poco più di un esperimento, un sasso nello stagno, in un mondo, come quello della formazione e dell’informazione, che, per molti anni, era sembrato quasi disinteressarsi di un settore fondamentale dell’economia e della società italiana come quello dell’agricoltura.

È passato un anno da quel giorno e ripensare al cammino fatto in tutti questi mesi è qualcosa che mette i brividi, qualcosa su cui vale la pena di soffermarsi.

Penso all’impagabile contributo degli oltre trenta autori che, grazie alla loro passione e alla loro competenza, ci hanno permesso di offrire, numero dopo numero, un prodotto unico e sempre di altissimo livello, permettendoci di realizzare una pubblicazione dall’elevato valore scientifico, ma, al contempo, fruibile da parte di qualsiasi lettore. Di certo, ognuno di loro merita un ringraziamento speciale per quello che ha fatto.

In questa sede, però, non voglio dimenticarmi di chi, in questi mesi, ha “portato la croce”: parlo della nostra incredibile redazione, un team di persone con competenze profondamente diverse, ma che nell’ultimo anno ha saputo sempre fare fronte alle problematiche e ai tanti imprevisti che accadono nel lavoro di tutti i giorni, senza mai mancare un appuntamento.

Nella vita ho imparato che nulla deve essere dato per scontato: le cose cambiano in maniera repentina, quello che oggi ci appare ovvio e immutabile, domani potrebbe non esserlo più. Proprio per questo, ho imparato a godermi i momenti più belli: festeggiare oggi il primo anniversario della nostra rivista è, di sicuro, uno di questi.

La nostra rivista, però, non è stata l’unica novità di questo 2019 che si avvia verso la fine. In quest’ultimo anno, infatti, il mondo dell’agricoltura è tornato a rivestire un ruolo importante nel dibattito, ritornando alla ribalta dopo lunghi anni in cui era caduto nel dimenticatoio.

A conferma di ciò, nell’ultimo anno, alcune delle più importanti realtà editoriali italiane sono tornate ad occuparsi della materia agricola, così come autorevoli esperti del settore, che per lunghi anni erano rimasti nell’ombra, hanno ripreso a studiare e a scrivere sulle problematiche di un mondo che, per la sua specialità e per le peculiarità della sua disciplina, è stato spesso lasciato ai margini.

Non è facile dire se, anche solo in una piccola parte, il nostro lavoro e la nascita della nostra rivista abbia contribuito a questo “Rinascimento agricolo”: in ogni caso, non possiamo che essere contenti dell’interesse che l’agricoltura sta riscuotendo dopo lunghi anni.

C’è poi un altro insegnamento che ho tratto dalle tante esperienze fatte nella mia vita: non bisogna mai restare fermi. Solo chi lascia il proprio porto sicuro può scoprire le meraviglie dei mari lontani: è per questo che questa fine di 2019 e l’inizio del 2020 rappresenteranno un nuovo magnifico capitolo dell’avventura di Consulenzaagricola.it.

Con enorme orgoglio, in questi giorni abbiamo presentato “I contratti per l’impresa agricola con formulario”, il primo libro cartaceo edito dalla nostra società, una selezione di tutte le principali formule contrattuali specifiche per il mondo dell’agricoltura, raccolte in un solo volume grazie alla pazienza e al lavoro di Guido Bianchi e Stefania Avoni, i due autori dell’opera, e che sarà distribuito in tutte le librerie giuridiche d’Italia a partire dal prossimo 7 gennaio.

Si tratta di una pubblicazione unica, un’opera che non ha precedenti per ampiezza ed approfondimento, che è stata pensata e realizzata per gli operatori del settore, garantendo un’alta fruibilità del contenuto, senza però andare a discapito del valore scientifico.

Questa, però, è solo la prima novità di un 2020 che si preannuncia estremamente impegnativo, ma che porta con sé sfide stimolanti e tutte da affrontare per la nostra società. Un 2020 che regalerà sorprese ed emozioni, tensioni e soddisfazioni.

D’altronde, si sa: non c’è nulla come una sfida che faccia uscire ciò che di meglio c’è in un uomo.