Come abbiamo illustrato nei precedenti numeri di questa Rivista, la Legge 197/2022 ha riproposto una misura agevolativa per favorire l’assegnazione o la cessione di beni ai soci oltre che la trasformazione in società semplice.

La disposizione, contenuta all’articolo 1, commi da 100 a 105, della Legge di Bilancio 2023, prevede infatti:

1. l’assegnazione e la cessione agevolata ai soci di beni non strumentali per l’esercizio dell’impresa, comprendendovi sia i beni immobili che i beni mobili registrati;

2. la trasformazione in società semplice di società commerciali che hanno quale oggetto esclusivo o principale la gestione di immobili o di beni mobili registrati.

L’articolo 1, comma 101, della Legge 197/2022, dispone che sulla differenza tra il valore normale dei beni posseduti all’atto della trasformazione e il loro costo fiscalmente riconosciuto si applica un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’IRAP nella misura dell’8% (oppure pari al 10,5% per le società considerate non operative in almeno due dei tre periodi di imposta precedenti a quello in corso al momento della trasformazione). Le riserve in sospensione d’imposta annullate per effetto della trasformazione sono assoggettate a imposta sostitutiva nella misura del 13%.

Va anche ricordato che, mentre ordinariamente, nel caso di trasformazione societaria, le plusvalenze si determinano dalla differenza tra il valore normale ed il costo fiscale riconosciuto, il comma 102 della disposizione agevolativa prevede che: