Le modifiche alla PAC 2023-2027: un alleggerimento degli impegni ambientali

di Angelo Frascarelli, docente di politica agroalimentare

La PAC 2023-2027 ha evidenziato, già nel primo anno di attuazione, una serie di criticità che hanno avuto un impatto sulla redditività delle imprese agricole, a cui si è aggiunta la sfavorevole congiuntura climatica e di mercato, dovuta al conflitto russo-ucraino e alla conseguente instabilità dei mercati. Questo contesto ha generato forti proteste degli agricoltori nei mesi di febbraio-marzo 2024.

Per ovviare a questa difficile situazione, le Istituzioni dell'Unione Europea hanno deciso di apportare alcuni adeguamenti ai regolamenti della PAC che sono stati approvati, in tempi record, nel mese di aprile e maggio 2024, per poi essere attuati a livello nazionale con un decreto ministeriale del giugno 2024.

Queste modifiche, che possiamo qualificare come una mini riforma della PAC 2023-2027, accolgono molte richieste degli agricoltori, apportando ai regolamenti di base della PAC una rilevante semplificazione e alleggerimento degli impegni ambientali a carico delle imprese agricole.

Il percorso normativo

Il 15 marzo 2024, la Commissione europea aveva proposto una modifica legislativa dei Regolamenti (UE) 2021/2115 e (UE) 2021/2116 per quanto riguarda le norme sulle Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali (BCAA), gli Eco-schemi, le modifiche dei piani strategici della PAC e le esenzioni da controlli e sanzioni (Bruxelles, 15.3.2024 COM(2024) 139 final 2024/0073).

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