La Peronospora, ancora una delle fitopatie più dannose nel vigneto, è oggetto anche di provvedimenti normativi

di Giordano Zinzani, enologo, esperto di legislazione vitivinicola

La Peronospora, che per tanti anni è stata controllata con i tradizionali sistemi di difesa della vite, nello scorso anno ha segnato profondamente, sotto l’aspetto quantitativo, la produzione di diverse regioni italiane e ha indotto anche a prendere dei provvedimenti di carattere normativo.

Nella scorsa annata i danni dovuti a questa malattia trofica si erano registrati anche in alcune zone della Spagna e Francia, dove anche nel 2024 è ricomparsa minacciosamente. Secondo notizie stampa francesi in alcune zone particolarmente vocate alla vitivinicoltura, come Sancerre, Pouilly o Bergerac, i viticoltori affrontano in questa annata la più alta pressione di muffa degli ultimi vent’anni. Le continue piogge hanno evidenziato infezioni con maculature continue e, a partire dalla seconda decade di aprile fino a fine maggio, i viticoltori sono stati costretti ad oltre 10/12 trattamenti. E le stranezze meteorologiche continuano, in Côtes de Gascogne (sud-ovest della Francia) ove un diluvio caduto all'improvviso nella notte tra sabato 8 e domenica 9 giugno, causato da un temporale che ha stazionato dalle ore 21:00 all'1:00 di notte, nel comune di Montréal du Gers facendo registrare, in una stazione di rilevazione, 205 mm di precipitazioni.

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