Elementi innovativi nel “Decreto Agricoltura” per la produzione di energia

di Alessandro De Angeli, agronomo

Il 16 maggio 2024 è entrato in vigore il cosiddetto “Decreto Agricoltura” – D.L. 15 maggio 2024, n. 63, "Disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale” - che, tra le diverse novità in materia di ambiente, introduce alcune limitazioni all’uso del suolo agricolo. Tra i diversi temi, il Decreto Legge introduce, all’articolo 5, alcune novità finalizzate a limitare il fotovoltaico nelle zone classificate come agricole dai piani urbanistici, seppure con alcune deroghe.

Nelle aree idonee, definite dal Legislatore statale, ci sarà spazio per modifiche, rifacimento e potenziamento degli impianti fotovoltaici già installati, se non sarà necessario incrementare l’occupazione di suolo.

L’installazione nelle aree agricole è ammessa anche per gli impianti fotovoltaici con moduli a terra, finalizzati alla costituzione di una Comunità energetica rinnovabile. Rientrano nelle eccezioni dell’articolo 5 anche i progetti fotovoltaici che attuano misure di investimento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e gli investimenti complementari (PNC). È ammesso senza limiti il fotovoltaico in alcune aree, tra cui le cave e le miniere dismesse.

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