L’acquisto di fondi rustici in Brasile da parte di soggetti stranieri: profili giuridici, vincoli sovrani e prospettive ambientali

di Rafael De Conti*, avvocato

L’articolo analizza il quadro normativo brasiliano relativo all’acquisizione di fondi rustici da parte di soggetti stranieri, con particolare attenzione agli investitori italiani.

Dopo una panoramica introduttiva sul contesto geografico, storico ed economico del Brasile e sui rapporti bilaterali con l’Italia, si esaminano le principali fonti normative: dallo Statuto della Terra (L. n. 4.504/1964) al Codice Forestale (L. n. 12.651/2012), sino alla disciplina speciale sugli investimenti fondiari esteri (L. n. 5.709/1971 e D. n. 74.965/1974). L’elaborato affronta inoltre le implicazioni fiscali (ITR), ambientali (CAR e crediti di carbonio), contrattuali (es. clausole negoziali) e giurisprudenziali, incluse le più recenti pronunce del STJ e del STF. Viene illustrato il ruolo dell’Incra quale autorità competente e l’obbligo di autorizzazione governativa per determinati atti dispositivi. In conclusione, si propone un modello operativo di doing business agricolo in Brasile, evidenziando i documenti essenziali per l’investitore straniero e le opportunità connesse alla valorizzazione sostenibile dei fondi rurali, in un’ottica integrata tra diritto agrario, ambientale e societario.

Per visionare il contenuto devi avere un abbonamento attivo


Sei già abbonato?






SCOPRI TUTTI GLI ARTICOLI DELLA RIVISTA

Please publish modules in offcanvas position.