Il comodato agrario a tempo indeterminato: struttura civilistica, disciplina applicabile e profili di riqualificazione contrattuale

di Francesco Tedioli, avvocato

Il contratto di comodato agrario a tempo indeterminato rappresenta una soluzione largamente diffusa nella prassi, in ragione della sua struttura gratuita e della flessibilità applicativa.

Tuttavia, l’assenza di una disciplina specifica e la sua interazione con la normativa vincolistica dei contratti agrari pongono rilevanti questioni interpretative, soprattutto in ordine alla corretta qualificazione giuridica del rapporto e alla possibilità della sua riqualificazione in contratto di affitto agrario. L’articolo analizza, con metodo sistematico e alla luce dei più recenti orientamenti giurisprudenziali e dottrinali, i principali profili civilistici dell’istituto, evidenziando le criticità applicative, le condizioni di validità del recesso, la disciplina delle spese, i limiti della prelazione e le implicazioni derivanti dall’uso del comodato modale. Particolare attenzione è riservata ai criteri sostanziali di qualificazione del rapporto negoziale e alle cautele redazionali utili a prevenire rischi di contenzioso.

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