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Proseguono i lavori parlamentari in vista dell’approvazione della Legge di Stabilità 2017, la quale prende forma e conterrà diverse interessanti previsioni in materia di agricoltura.
PERCENTUALI DI COMPENSAZIONE
Per il momento, non è più presente nel testo della legge la conferma anche per il 2017 dell’aumento delle percentuali di compensazione IVA per le cessioni di bovini vivi (7,65%) e di suini vivi (7,95%) introdotte dalla Legge di Bilancio dello scorso anno. Sul punto, però, il Ministero ha più volte rassicurato che c’è la copertura economica e che verrà sicuramente approvato un emendamento che conterrà l’attesa misura.
BONUS RISTRUTTURAZIONE
Buone notizie arrivano per gli operatori agrituristici: il bonus ristrutturazioni, che attribuisce un credito d’imposta del 50% per i lavori di riqualificazione energetica degli edifici, potrebbe essere esteso anche ai proprietari degli agriturismi per le loro strutture.
ESENZIONE IRPEF PER IAP E CD
Tra le novità in corso di formazione c’è, come già più volte annunciato, l’esenzione IRPEF per coltivatori diretti e IAP. Tale esenzione avrà effetto per un triennio (per gli anni 2017, 2018 e 2019) e riguarderà sia il reddito dominicale che il reddito agrario.
Tecnicamente, l’esenzione dovrebbe avvenire tramite una deduzione di valore pari ai redditi agrari e dominicali dichiarati nel quadro RA: in tal modo si potrà evidenziare nel Modello Unico il reddito agrario che serve da copertura per le attività di allevamento e per le attività connesse rientranti nella tassazione fondiaria.
Qualche problema potrebbe sorgere, invece, per le società di persone IAP: sia per le società semplici, che per le SNC e SAS che hanno optato per la tassazione catastale. Tali società, infatti, dichiarano i redditi, ma questi vengono tassati per trasparenza in capo ai soci. Tuttavia, pare che potranno godere dell’esenzione solo i soci IAP/CD, mentre quelli sprovvisti della qualifica dovranno dichiarare i predetti redditi.
SUPERAMMORTAMENTO IMPRESE AGRICOLE
Un altro nodo con cui dovranno confrontarsi i parlamentari sarà quello relativo all’applicabilità del super (140%) e dell’iperammortamento (250%) alla realtà delle imprese agricole.
Infatti, la maggior parte delle aziende agricole non redige un bilancio e non può quindi accedere agli ammortamenti e alle rispettive quote maggiorate che sono oggetto delle agevolazioni. Pur essendo astrattamente beneficiarie di tali bonus, quindi, le aziende agricole rischierebbero di rimanere tagliate fuori da queste agevolazioni.