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Tra gli emendamenti della Legge di Bilancio è stata introdotta una estrema flessibilità al lavoro delle gestanti, che potranno decidere di restare al lavoro fino alla data del parto.
Servirà comunque l’attestazione del medico competente al fine di confermare che tale comportamento non comporti pregiudizio alla salute del bambino o della gestante.
Le attuali disposizioni sulla flessibilità del congedo di maternità prevedono la possibilità per la donna di lavorare fino ad un mese dalla data prevista per il parto, sempreché vi sia il benestare del medico ed in funzione anche delle mansioni svolte dalla lavoratrice.
Se la misura andrà in porto, dal prossimo anno le gestanti potrebbero scegliere di lavorare fino alla data del parto. Ciò permetterebbe loro di fruire integralmente dei 5 mesi di congedo nel periodo post-parto.
Anche per i papà è previsto il congedo obbligatorio. Tra gli emendamenti vi è la proroga anche per il 2019 del congedo previsto dall'articolo 1, comma 354, legge 11 dicembre 2016, n. 232 (legge di bilancio 2017) che ora prevedrà 5 giornate (contro i 4 giorni previsti sino ad ora).
Inoltre, in accordo con la madre sarà concesso al genitore un’astensione di un ulteriore giorno, defalcandolo da quelli del coniuge.
Incremento da 1.000 a 1.500 euro per gli anni 2019-2020-2021 degli interventi normativi a sostegno del reddito delle famiglie, già introdotti all’articolo 1, comma 355, legge 11 dicembre 2016, n. 232 per il pagamento di rette per la frequenza di asili nido pubblici e privati e di forme di assistenza domiciliare in favore di bambini con meno di tre anni affetti da gravi patologie croniche.
Gli importi potranno essere rideterminati a partire dall’anno 2022.
Con decreto interministeriale del 20 settembre 2017 è stata istituita la Carta della famiglia. Si tratta di una misura in favore dei nuclei familiari costituiti da cittadini italiani o da cittadini stranieri regolarmente residenti nel territorio italiano, con almeno tre figli minori a carico, con ISEE in corso di validità che non superi i 30 mila euro. La carta consente l’accesso a sconti su beni e servizi di vario genere (medicinali, prodotti alimentari, bollette di luce e acqua, corsi di formazione, libri scolastici, biglietti dei mezzi pubblici, ecc.). L’emendamento prevede la limitazione della concessione della carta solo a famiglie composte da cittadini italiani o di paesi membri dell’Unione europea ed estende le agevolazioni alle famiglie con figli che hanno meno di 26 anni.
Il lavoro agile, introdotto dal Jobs Act prevede la possibilità di accordi tra il datore di lavoro e il dipendente per lo svolgimento della prestazione lavorativa in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno, attraverso l’utilizzo di strumenti tecnologici (telelavoro).
In caso di richieste per l’accesso al lavoro agile da parte delle lavoratrici madri nei tre anni successivi al congedo di maternità, le stesse avranno la priorità rispetto ai lavoratori comuni.
Tra le altre misure vi è poi l’incremento delle sanzioni in materia di lavoro irregolare (somministrazione, obblighi di comunicazioni, riposi, durata) che saranno inasprite del 20%. Aumentano del 10% invece le sanzioni in materia di sicurezza e tutela della salute negli ambienti di lavoro.
Resta confermata la misura che prevede il bonus delle assunzioni per i giovani laureati con 110 e lode o giovani dottorati. La misura comprende anche i giovani laureati presso le università telematiche e prevede un esonero dei contributi INPS fino a 8.000 euro