Articoli
Tutti gli aggiornamenti, gli approfondimenti e i casi pratici analizzati e realizzati dai nostri esperti in materia agricola, fiscale, economica e del lavoro.
Sono 23 febbraio e 31 marzo le due date da segnare col cerchio rosso sul calendario: entro tali termini le imprese agricole interessate dovranno presentare le domande per non perdere le importanti opportunità contributive offerte dall’ordinamento.
Il primo termine, quello del prossimo 23 febbraio, è relativo alle cosiddette “dichiarazioni calamità”. Entro il mese di marzo, usualmente, l’INPS pubblica gli elenchi nominativi dei braccianti agricoli, ossia di tutti quei lavoratori che, nell’anno precedente, hanno prestato attività lavorativa a tempo determinato.
In tali elenchi, per ogni lavoratore, viene indicato anche il numero delle giornate lavorate; il dato viene utilizzato anche per l’accredito dei contributi e, conseguentemente, per il calcolo ai fini pensionistici. Inoltre, l’elenco sopra richiamato deve essere aggiornato anche con i dati relativi alle calamità naturali, anche per poter accedere alle integrazioni contributive di cui all’art. 21, comma 6 della L. 223/1991.
Pertanto, se durante l’anno i lavoratori sono rimasti disoccupati a causa delle avverse condizioni atmosferiche, i braccianti hanno diritto (ai fini contributivi) al riconoscimento di un numero di giornate, in aggiunta a quelle lavorate (purché queste ultime non siano meno di cinque) tale da raggiungere la stessa quantità di giornate lavorate nell’anno precedente.
Per richiedere tali agevolazioni, entro il 23 febbraio le imprese agricole dovranno trasmettere in via telematica all’INPS la relativa domanda, direttamente o avvalendosi dei relativi intermediari autorizzati. Si ricorda che il beneficio è fruibile anche da piccoli coloni e compartecipanti familiari.
L’altra scadenza è più lontana nel tempo ed ha a che vedere con le domande di esonero contributivo relative all’anno 2017. Per i giovani agricoltori (nuovi agricoltori di età inferiore ai 40 anni), come noto, la Legge di Stabilità 2016 aveva previsto la possibilità di accedere ad uno sgravio contributivo totale per tre anni e ad una riduzione (prima al 66%, poi al 50%) nei due anni successivi.
Per i lavoratori autonomi agricoli è prevista la possibilità di perfezionare l’iscrizione nella gestione agricola entro 90 giorni dalla data di inizio attività. Per chi ha iniziato l’attività nel 2017, il termine ultimo per la presentazione delle domande per l’accesso all’esonero contributivo è stabilito per il 31 marzo 2018.
Concludendo, ricordiamo che l’esonero contributivo previsto per l’anno 2017 è stato prorogato dalla Legge di Bilancio 2018: pertanto, anche le nuove iscrizioni agricole potranno godere degli importanti sconti contributivi previsti dalla normativa.